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LE FANTASIE SESSUALI E L’ADDICTION

Simona Zanda

 

L’ecstasy è capace di indurre potenti sensazioni di empatia e di contatto interpersonale e all’epoca in cui venne dichiarata illegale (1985), si era già saldamente installata nella cultura dei gay club di New York. Tra le motivazioni che spingono all’assunzione di questa e di altre sostanze all’interno delle discoteche e nei Rave party, vi è il superamento delle inibizioni sessuali. L’uso di sostanze di apertura verso l’inconscio (entactogene) e verso gli altri (empatogene) è tipica dei rituali dove la musica agisce da promotore per stati modificati di coscienza. Se si considerano attentamente gli effetti neuro-psichici delle sostanze psicoattive, si può osservare come buona parte di essi rientrino proprio nell’ambito degli Stati Modificati di Coscienza (SMC): alterazione della percezione del tempo, dispercezioni visive, aumento della coscienza delle emozioni, alterazioni nelle percezioni dei rapporti spaziali, perdita del limite tra sé e gli altri,modificazione del pensiero con spostamento dell’attenzione verso l’interno e l’inconscio. Il legame fra musica, capacità di indurre stati modificati di coscienza e assunzione di sostanze psicoattive è molto stretto e  può portare a considerare i rave party e le discoteche come vere e proprie officine della dissociazione. Gli stati di “trance” vengono favoriti da induttori come la musica, l’assunzione di droghe e il ballo e producono una molteplicità di Io. Se il presupposto ora definito è plausibile, possiamo sostenere che in alcuni casi la dissociazione può essere utilizzata per celare tratti di identità sessuale gay, troppo angoscianti per essere dichiarati sia pubblicamente sia a sé stessi a causa dell’omofobia internalizzata. Molti uomini gay, a causa dello stigma sociale che li accompagna, hanno avuto ripetute esperienze di eventi traumatici, il cui ricordo, ha generato, una tendenza a rimuovere, in quanto legato a sensazioni di vergogna e angoscia, i vissuti legati alla propria identità sessuale, producendo così un  evidente rinforzo delle attività dissociative. In questa cornice la ricerca di uno stato “altro” sembra dunque favorire la possibilità di espressione di un sé decentrato e multiplo che altrimenti non sarebbero accettabili all’individuo. A questo punto l’uso di droghe diventa una risorsa per intrattenere particolari fantasie a sfondo omosessuale o transessuale, che altrimenti risulterebbero terrificanti per il soggetto stesso. Il setting adeguato per la messa in atto di tali fantasie è proprio la discoteca, cioè un ambiente trasgressivo per eccellenza, dove si ha la possibilità di giocare una nuova identità. L’uso di droghe aggressive è associato con fantasie di odio e violenza, oltre che a forme di sessualità illecita. E’ da sottolineare che nell’esperienza clinica alcune forme e tipi di omosessualità sono strettamente associate all’addiction da droghe. Le persone che sono addicted alle droghe, sono soprattutto addicted alle fantasie e alle compulsioni ad esse associate e facilitate dall’uso di droghe. Tramite l’uso di droghe l’addicted riesce ad evitare le ansie associate a queste fantasie e compulsioni che sono basate sul concetto di un “desiderio temuto. Le fantasie caratterizzate da temi omosessuali risultano particolarmente spaventose, e sono associate a sentimenti di vergogna e di colpa. Il terrore di essere omosessuali deve essere compreso non solo in termini di ansie risvegliate da specifici atti sessuali (come nel caso della sodomia, in quanto forma di sottomissione e di costrizione che può portare alla perdita dell’identità sessuale), ma anche dalle ansie risvegliate dalla violazione delle norme prevalenti sull’orientamento e il comportamento sessuale, e l’identità di genere in generale (per esempio, l’omosessualità causa vergogna, abbassando quindi l’autostima). Il terrore di essere omosessuale ha origine precocemente nello sviluppo di una persona, probabilmente quando sono compiuti degli sforzi per integrare l’identità di genere, sessuale e l’identità in generale. Lo spostamento dall’omosessualità latente a quella manifesta può svilupparsi anche in forma solo di fantasia, senza ricorre ad azioni particolari, ma risulta essere sempre associato con il terrore di essere omosessuale, oltre che all’ansia secondaria che deriva dalla paura di violare le norme e i valori prevalenti. Come esistono svariate forme di omosessualità, esistono anche molteplici forme di fantasie associate all’omosessualità. Le droghe che possiedono delle specifiche proprietà farmacologiche facilitano la produzione, lo sviluppo, il sostenimento e il controllo di specifiche fantasie. Gli addicted divengono presto abili ad usare droghe particolari in modi particolari per indurre, sostenere e controllare tali fantasie; quanto detto è uno dei motivi per cui queste persone scelgono una droga piuttosto che un’altra, o perché cambiano sostanza a seconda delle alterazioni del loro stato d’animo. Gli uppers (droghe dette “aggressive” come la cocaina, ecstasy, ecc.) tendono a produrre fantasie con temi e immagini violenti e paranoici, causando la ricerca difensiva di temi e immagini di tipo sessuale. La vita di fantasia di un  addicted da droghe aggressive è caratterizzata da scene molto elaborate di pratiche omosessuali sadomasochiste, ed essi usano le droghe per regolarle in modo tale che possano sia averle, che non averle,nel senso che tendono a controllare le scene, e in modo particolare nelle loro conclusioni. In ogni modo, gli addicted alla cocaina soffrono di ansie derivate da scenari paranoici di base, oltre che a quelli omosessuali difensivi. Diversamente, la fantasia di un addicted all’eroina (downers o droghe regressive) è caratterizzata dalla fantasia inconscia di essere una donna. Durante l’analisi, gli addicted all’eroina divengono più coscienti delle loro fantasie, tanto che possono cominciare a parlarne. Può anche capitare che durante fasi di profonda regressione, gli addicted da droghe aggressive tendano a sostituirla con l’eroina e nelle loro fantasie, questa viene associata con spostamenti a forme di omosessualità più paranoiche, e le perversioni a forme narcisistiche più transessuali. L’addicted da uppers ha bisogno di nutrire le sue fantasie omosessuali paranoiche come difese contro le sue ansie depressive, e di tentare a proteggersi contro l’odio e la violenza. Il suo pattern è associato ad un elemento di “pro-attività”, tipico della sua concezione della mascolinità, mentre l’addicted da eroina è associato con la “passività”, tipico della concezione di femminilità. Questi pattern possono considerati validi sia che si parli di addicted di genere maschile o femminile. Si può dire che l’addicted usa particolari tipi di droghe per facilitare la produzione di fantasie e di perversioni  dalle caratteristiche omosessuali. Quindi non si tratta solo di usare una droga per erigere una difesa maniacale. Questo è semmai un tentativo da parte degli addicted di attribuire la responsabilità di tali fantasie ad una droga. Tutto ciò  li rende capaci simultaneamente di provare sollievo derivato dalla riduzione delle ansie sottostanti e di provare piacere dalle fantasie stesse, e di evitare, se non ridurre, i sentimenti di terrore, vergogna e colpa associati. Sembra comunque che le perversioni e la creatività siano strettamente correlate. E’ possibile intendere certi pattern di azioni ripetitive nei termini di una compulsione a mettere in scena fantasie e ricordi delle quali le persone sono inconsce. Tali pattern possono comportare tentativi di cercare il coinvolgimento e/o la partecipazione di altre persone alle loro messe in scena . Le motivazioni per mettere in scena le compulsioni delle fantasie inconsce sono i desideri di comunicare, espellere ed evacuare le ansie, e di controllare gli oggetti interni ed esterni. Queste messe in scena sono create per evitare o prevenire che la piena e cosciente esperienza emotiva venga associata alle fantasie sottostanti. L’uso di droghe comporta messe in scena di fantasie compulsive, fino a diventare parte dell’addiction stessa. Le fantasie e gli impulsi omosessuali inconsci sono i principali temi delle azioni riguardanti l’uso di droghe.

 

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