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DIARIO DI UN DEPRESSO (24/05/2007)

Manca veramente poco al mio rientro in ufficio. Questi 6 mesi mi sembrano volati via in un battibaleno. Il senso di fallimento mi tocca nel profondo. Ora, come dice V******, non farò altro che ‘trattenere, trattenere, trattenere fino a scoppiare un’altra volta. Eppure in certi momenti mi sembra di stare abbastanza bene e di non avere paura di rientrare in ufficio. Spero solo di non essere sovrastato subito da mille cose difficili da fare. Il periodo della pigrizia persiste e dormo almeno 12 ore al giorno. Questo sonno mi rimbambisce per tutta la giornata, ma Morfeo ha una grande indole su di me. Mi sposto da divani a letti alla ricerca di un luogo adatto per fare l’ennesima pennica. La mia giornata è assolutamente vuota. A volte guardo la televisione e, ovviamente, non faccio le prescrizioni che G***** mi indica. Spesso non le faccio per mancanza di voglia ma altre volte non le faccio per mancanza di mezzi (es: codice civile). Dovrei, ad esempio, scrivere e proporre l’atto costitutivo dell’associazione italiana degli amministratori di sostegno, ma non lo faccio perché non mi va e perché non avrei tempo per seguire l’associazione. A proposito: V****** dice che dovrei essere contento di aver ottenuto il diploma di amministratore di sostegno, ma io non riesco ad esserne felice. Infatti ho capito che lo può fare solo chi è anziano o è un operatore sociale: insomma tutta gente che ha tempo libero durante il giorno. Io non posso chiedere un permesso per ogni volta che un beneficiario mi chiama! Ad ogni modo valuterò di volta in volta e poi vedrò. L’ultima volta che sono andato da L****** c’era anche R******. Mi sono sentito sotto minaccia e non credo che l’esperienza abbia valso la pena. Non solo: mi sono sentito anche stupido perché quello che diceva R****** era confermato sempre dalle parole di G*****. Con R****** ci sentiamo e vediamo con maggiore frequenza e la sua fama di inattaccabile e pervasivamente ottimista non la abbandona. Probabilmente si è innamorata e spero che sia corrisposta, perché questo le insegnerà molte cose e soprattutto la renderà più fragile e sensibile. Credo che la prossima settimana la passerò a V******* e spero di stare bene. I tremori alle gambe sono molto diminuiti, mentre gli spasmi allo stomaco continuano ad esserci. Devo scegliere la mia nuova casa, devo andare nella mia attuale casa per pagare le bollette. Un dubbio atroce su cui non ho la risposta è quello se rimanere a casa di V****** o tornarmene a casa mia. Il conforto di V****** sarebbe notevolissimo, mentre a casa mia mi sentirei sempre solo. Forse svegliarsi alle 6.30 non sarebbe poi così tragico!!! Sono molto in apprensione per la faccenda 3: mi spenneranno per due anni fino all’osso, ma prima di allora credo che mi muoverò per far valere i miei diritti.

 

 


 

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